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Costanzo Gatta – Gnare, Scete, Strie (Compagnia della Stampa) Con Carla Boroni
27 Settembre ORE 17:00 18:00

Un nuovo viaggio nel mondo bresciano. Una bella raccolta di storie vere – e perché no – anche inventate da fantasiosi narratori d’ogni tempo.
Racconti rigorosamente al femminile nel nuovo libro di Costanzo Gatta. Ci sono tutte. Non solo le gnare, intese come bambinelle, ma anche le s.cète esemplari. E le birichine “co ‘l có vöt, la facia pitürada, pitüracc i caèi e l’anima sorada” che in poesia rimprovera il Canossi. E infine le strïe a cavallo della scopa, o le fattucchiere, le maliarde, le incantatrici. Donne d’ogni tempo protagoniste, nel bene o nel male di avventure stupefacenti.
È stato un piacere curare questo libro, il settimo di Gatta che viene ad arricchire la nostra collana intitolata “Nel cassetto della memoria”. L’autore dice di aver reso meno monotono l’isolamento causato dal Covid invitando i suoi amici più cari a radunarsi ogni giorno sullo schermo come in videoconferenza e raccontare una storia. Il risultato? Ne è uscito un “Decamerone” degli anni Duemila… si parva licet componere magnis.
A me vien da osservare che nei giorni della pandemia ognuno di noi – per una ragione o per l’altra – si è trovato a rovistare nell’armadio del passato e recuperare cose dimenticate.
Gli amici partecipanti al gioco proposto dall’ideatore non hanno frugato nel personale ma solo fra miti e leggende. E ne è uscito uno spaccato che ritengo molto interessante.

L'autore
Costanzo Gatta, giornalista, critico musicale e teatrale del «Giornale di Brescia». Nel 1972, inviato a Monaco dal quotidiano «La Notte» per seguire le Olimpiadi, fu uno dei primi due giornalisti italiani ad annunciare il blitz dei fedayn contro gli atleti israeliani. Costanzo, però, non è soltanto giornalista, ma anche scrittore; ha iniziato a occuparsi della storia di Brescia nel 2001, attingendo ad aneddoti locali. Oltre all’attività di giornalista e di scrittore dobbiamo aggiungere che è anche un affermato regista; è autore, infatti, di numerosi testi teatrali. Ha composto musiche di scena per spettacoli della Loggetta, per la Biennale di Venezia e per lo Stabile di Sardegna; ha scritto soggetti televisivi ed azioni sceniche per la danza. Gatta è anche uno dei più attenti biografi dannunziani e lo ha dimostrato non soltanto nei volumi I piaceri di Gabriele d’Annunzio, D’Annunzio pittore e Gabriele d’Annunzio uscocco, ma principalmente negli innumerevoli elzeviri che ultimamente ha pubblicato sul «Corriere della Sera – Edizione di Brescia».