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Vittorio Emanuele Parsi – Il posto della guerra e il costo della libertà (Bompiani) Introduce Roberto Chiarini. Con Giuseppe Spatola – “Alfabeto del Presente” a cura di Roberto Chiarini
26 Settembre ORE 17:00 18:00

Il posto della guerra e il costo della libertà
Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.

L'autore
Vittorio Emanuele Parsi è un politologo, saggista e accademico italiano. Tra le esperienze professionali: professore ordinario di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano e presso l’Università di Lugano, facoltà di Economia; direttore dell’Alta scuola di Economia e Relazioni internazionali (Aseri); editorialista de “Il Sole 24 ore” e “Avvenire”.
L'autore
Giuseppe Spatola nato a Modica (Ragusa) il 28 ottobre 1975 e subito adottato dalla Lombardia dove ha vissuto tra Vallecamonica, Milano, Pavia e lago di Garda bresciano. Giornalista professionista, è sposato con una collega, Carla Bruni, e ho due figlie, Ginevra e Beatrice, con cui vivo a Desenzano insieme a due cani e quattro gatti. Ha frequentato la facoltà di Scienze Politiche a Pavia e il corso triennale in Sociologia dell’Ateneo di Chieti. Già consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti, segretario della commissione ricorsi, è stato anche consigliere dell’Associazione Lombarda dei giornalisti e consigliere regionale dell’Ordine. Premio cronista dell’anno con menzione speciale del Vergani nel 2016, ha scritto un libro storico sugli Spedali Civili edito nel 2014 e pubblicato per l’Unione Europea un manuale sulle Fake News (2018) e un secondo libro sull’informazione locale ai tempi del web. Nel luglio 2020 ha pubblicato il libro “La Storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia” entrato nei bestseller di Amazon sezione Giornalismo e Salute. Appassionato di Radio e carta stampata per cui segue prevalentemente politica e cronaca, dal 2019 ed è vice presidente del Gruppo Cronisti Lombardi dell’associazione giornalisti della Lombardia e l’8 giugno 2021 è stato eletto come delegato nazionale di Casagit, la cassa mutua privata dei giornalisti.