
- Questo evento è passato.
CARLO MASSARINI “Dear Mister Fantasy 2.0” (Rizzoli Lizard)
1 Ottobre 2022 @ 15:00 - 16:00
Dialoga con Davide Bacca.
Foto-racconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile. Edizione decimo anniversario 1969-1982. Il racconto di una generazione attraverso parole e immagini di una trasmissione volto e simbolo della rivoluzione musicale in tv.
Dai Rolling Stones in the Park al prog rock e ai primi grandi concerti in Italia, dalle voci della West Coast ai cantautori, attraverso il punk e la scena newyorkese. I ’70 e gli ’80, nelle parole e nelle fotografie di un giornalista e vj che con Mister Fantasy ha fatto storia portando in Rai, per primo e prima di Mtv, la “musica da vedere”. Carlo Massarini racconta il sogno di una generazione che, grazie al rock, si è aperta al resto del mondo. Con le prefazioni di Roberto D’Agostino e Edmondo Berselli, e la postfazione di Lorenzo Jovanotti Cherubini.
«L’occhio acuto e che guarda lontano l’ha sempre avuto. Anche come fotoreporter/scrittore si distingue sempre per quel suo personale “english style”: riconoscibile per la sua raffinata cultura rock, una innata eleganza più quel tocco di audacia.» – Vasco Rossi
«Carlo aveva uno show alla radio e scriveva di musica. Che fortuna avere uno come lui, che traduceva e spiegava i miei testi a chi non parlava inglese. Era come se avessi un sostenitore, qualcuno che sentiva l’importanza che la gente capisse quello che stavo dicendo.» – Jackson Browne
«Carlo si distingueva tra i tanti intervistatori che incontravamo. Era intelligente, garbato e sempre armato di uno charme spontaneo.
Mi piacevano i nostri incontri e la sua compagnia.» – Peter Gabriel
CARLO MASSARINI (1952) è nato a La Spezia ed è cresciuto in Canada, al seguito del papà diplomatico. Giornalista e fotografo, è stato tra i primi a portare il rock a Radio Rai. Firma di “Popster” e “Rolling Stone”, con la rivoluzionaria trasmissione Mister Fantasy diventa il volto simbolo della rivoluzione musicale in tv. Pioniere delle nuove tecnologie, nei suoi programmi (da Non necessariamente a Mediamente) ha sempre privilegiato la sperimentazione e il rapporto tra video e sonorità.