- Questo evento è passato.
Pietro Gibellini – Un’idea di D’Annunzio. Trent’anni di studi (Carabba) con Massimo Tedeschi
28 Settembre ORE 17:00 18:30
Qualcuno ha detto, forse non ha torto, che d’Annunzio ha scritto troppo. Certo è che su d’Annunzio si è scritto davvero di tutto e di più. Ma nella fluviale bibliografia critica sull’Imaginifico, pochi libri riescono a offrire un’immagine originale e innovativa. Tra questi figurano i due precedenti volumi saggistici dedicati al celebre scrittore da Pietro Gibellini. Con Logos e mythos (1985), il giovane critico gettava nuova luce sul rapporto tra parola e racconto, tra superficie verbale e strutture mentali della scrittura dannunziana, vocata a una mitopoiesi profonda che non può ridursi a ornamento retorico. Con D’Annunzio dal gesto al testo (1995) lo studioso rimuoveva la patina dei «gesti» biografici che spesso condizionano l’interpretazione del caso d’Annunzio, concentrandosi sulla nudità del testo, esaminato con gli strumenti affilati della filologia e con il dono della sensibilità emeneutica. Completa la virtuale trilogia questo volume, dove l’autore riunisce i frutti dei suoi ultimi trent’anni di studi dannunziani: tessere scintillanti in un mosaico cui il critico consegna la sua complessiva Idea di d’Annunzio.
Biografia
Pietro Gibellini è nato a Pralboino (Brescia) il 16 maggio 1945.
Alunno del collegio “Ghislieri”, si è laureato in Lettere a Pavia (1968), discutendo la tesi con Dante Isella, correlatori Maria Corti e Cesare Segre.
Già ricercatore nell’ateneo pavese (1974) e chargé de cours a Ginevra (1982), ha coperto la cattedra di Letteratura italiana all’Aquila (1987), poi a Trieste (1990), donde è passato a “Ca’ Foscari” (1996).
È stato docente a contratto all’Università Cattolica di Brescia.
Oltre alla sua disciplina, ha insegnato anche Filologia italiana e Letteratura moderna e contemporanea. Si è interessato di educazione letteraria, realizzando un’ampia storia-antologia per la scuola e insegnando alla SSIS del Veneto.
Collabora alla pagina culturale di un quotidiano nazionale.
Editore, commentatore e interprete di testi, ha offerto contributi dal Medioevo al Novecento, studiando in particolare l’età moderna: Belli, la poesia dialettale dell’Otto e del Novecento, la “linea lombarda” da Parini a Gadda, Manzoni, D’Annunzio, la critica delle varianti.
Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema ha guidato una ricerca interateneo (PRIN), ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Attende all’edizione critica e commentata dei Sonetti di Belli per i “Meridiani”.
Coordina il Dottorato in Italianistica e Filologia classico-medievale. Presiede il comitato scientifico per l’Edizione Nazionale dell’opera di D’Annunzio e quello degli scritti di Giovita Scalvini, ed è membro di quelli per Belli e Fogazzaro. È nella direzione e/o comitati scientifici delle riviste “Critica letteraria”, “Humanitas”, “Letteratura e dialetti”, “Rivista di letteratura italiana”, “Ermeneutica letteraria”, “Esperienze letterarie”, “Italian Studies in Southern Africa”, “Archivio d’Annunzio-rivista di cultura comparata”. Ha diretto la collana di “Letteratura delle regioni d’Italia” dell’ed. La Scuola e la rivista “Quaderni dannunziani”.