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Enrico Valseriati – Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore del Risorgimento (Skira) con Luciano Faverzani
1 Ottobre ORE 16:30 17:30
Tito Speri sulle epigrafi, nella toponomastica, fiero su una basamento che indica le barricate verso il Castello di Brescia; Speri eroe delle Dieci giornate e martire orgoglioso sugli spalti di Belfiore; Tito giovane e irrequieto studente, scaltro antagonista degli austriaci, amante di molte donne e soprattutto della patria promessa. E così, la pistola del “leone di Brescia”, i miei guanti, il mio orologio, le mie pantofole, la mia grafia, la mia reliquie consegnate sul manifesto delle carceri di Mantova; Speri protagonista del discorso museologico sul Risorgimento bresciano e italiano; Tito e la sua volontà, morale e materiale, sono destinate a tutta la nuova generazione di patrioti. Di questo parlo in questo libro, è tutto dentro il libro uscito al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia. Non è possibile ricostruire la nota biografia di uno dei più celebri patrioti del Rinascimento, Tito Speri (Brescia, 2 agosto 1825 – Mantova, 3 marzo 1853), quanto a come riprodurre l’elaborazione della memoria del ‘martire’ bresciano, come gli appartiene il vizio degli oggetti e l’iconografia dedicata alla seconda metà degli Ottomani e ai nostri giorni. In primo luogo, la monografia nazionale proveniente dall’archivio interno del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia (avvento del gennaio 2023), Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore della Storia è un importante omaggio che segnala l’attenzione di un personaggio che, anche dopo la tragica morte (l’esecuzione sugli spalti di Belfiore nel 1853), continua a instillare nella popolazione bresciana valori e significativi Strettamente connessi alla ricerca della libertà, iniziata con i moti rivoluzionari del 1848-1849.
- A cura della Fondazione Brescia Musei
Curatore/Curatrice
Biografia
Laurea in Filologia moderna presso l’Università Cattolica (2009) e dottorato di ricerca in Storia e Antropologia all’Università di Verona (2014). Si occupa principalmente di storia politica e culturale, in riferimento soprattutto alla storia della Repubblica di Venezia. Attualmente è fellow dell’Istituto storico italo-germanico in Trento, nell’ambito del progetto “PUblic REnaissance” (PURE), finanziato da Humanities in the European Research Area (HERA).